Johann Sebastian Bach: breve storia del suo ritratto

Bach e la matematica

Johann Sebastian Bach, il mio compositore prediletto è nato nel 1685.
Più di 300 anni fa.
Aveva una “fissa” per la matematica e le sue composizioni rispecchiano un’intelligenza scientifica che lascia senza parole, se pensiamo a quanto ci emozionano.
Infatti è incredibile come il risultato di calcoli, equazioni e logaritmi sia il sentimento provato (da alcuni) quando si ascolta un brano del grande Genio.

L’ammissione alla Società per le Scienze Musicali

Nel 1747 Bach venne ammesso come 14° membro di una associazione scientifico-musicale.
La Società per le Scienze Musicali, questo era il nome, aveva come motto fondante: “La musica è il suono della matematica”. Arrivò ad avere 19 membri, fra i quali Telemann e Haendel.

I requisiti di ammissione

Per essere ammessi era necessario produrre una composizione ispirata ai principi matematici e presentare un ritratto.
Bach si fece ritrarre in un dipinto dove teneva in mano lo spartito del Canone triplo a sei voci.
Quest’opera fu la stessa che utilizzò per l’ammissione alla società.

Canone Triplo a sei voci

Il brano è basato su princìpi di simmetria aritmetica e geometrica. Se vuoi ascoltarlo, cerca “BWV 1076”.

Il dipinto

All’interno del dipinto ci sono altre incredibili curiosità:
– il numero dei bottoni della sua casacca è 14 (nell’originale, non nelle copie successive),
– lui era il 14esimo membro ad essere ammesso,
– ‘anno di ammissione -1747- ha dentro il 14 per ben due volte (in numeri e sommando 7+7)
Bach è così.

Perché usare un cane nel dipinto di Bach?

Per farti incuriosire e leggere questa storia.
Inoltre il cane ritratto non è un cane qualunque: è Penny, la mia border collie, intelligentissima.
Penny Bach
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